Mike Jagger

Mike Jagger

martedì 31 maggio 2011

Sapere e tecnologia.

Molto casualmente, in meno di 12 mesi, mi sono capitati sotto agli occhi due articoli di un settimanale generico che mi hanno colpito.
I due articoli sono strettamente collegati, ma li ho letti in due momenti diversi della mia vita, divisi dall'ingresso alla facoltà di medicina.
Infatti, il primo l'ho letto alla fine dell'estate scorsa, prima del test d'ammissione, e parlava dello sviluppo di un progetto americano riguardo la creazione di una mappatura in 3D del corpo umano. Lì per lì, la cosa mi colpì più per curiosità, che per un reale interesse pratico, anche perché non sapevo come avrei potuto usarlo.
Il secondo articolo invece l'ho letto un mesetto fa, sempre sulla stessa rivista, e parla di un progetto analogo, ma più specifico: si tratta di un software scaricabile gratuitamente per osservare in modo interattivo, con diverse funzioni, il cervello umano.
Cosa c'entra la divisione temporale?
C'entra eccome. Perché una volta entrato a medicina, mi sono accorto davvero che l'università non è accessibile a tutti economicamente, dato che le tasse semestrali sono solo l'inizio di una lunga serie di spese. Quella principale è data dai costi dei libri vari, necessari per preparare gli esami.
Per fortuna, ad aiutare le tasche degli studenti, ci sono vari sistemi, dal prestito bibliotecario, che non costa nulla ma è più scomodo per le scadenze, all'acquisto di libri usati. Leggendo questi articoli mi sono reso conto che anche il web può aiutarci fornendoci validi strumenti di studio.
Parlando in modo più preciso, mi riferisco all'acquisto dei costosi atlanti di anatomia che vengono consigliati agli studenti. Qualcosa di cartaceo ha sempre un altro "sapore", rispetto che a uno schermo freddo, però proprio qui è il vantaggio. Infatti, tralasciando momentaneamente il lato economico, un atlante è un bel malloppo pesante da portarsi dietro sulle spalle, mentre sempre più spesso, è possibile collegarsi ad internet tramite una rete wireless da un portatile o comunque consultare un sito da una postazione informatica "fissa", senza portarsi dietro nulla di fisico. Tramite internet, ci si può collegare alla pagina personale del sito in questione, e consultare l'atlante online.
Sul piano economico invece è necessario fare considerazioni diverse: in quanto esistono siti gratuiti e non.
Quando sono gratis, tutto bene, come nel caso del sito del secondo articolo:
         http://human.brain-map.org/explorer.html
Quando sono a pagamento, invece, penso siano più convenienti lo stesso, in quanto, se considerato l'uso come temporaneo (un libro ti rimane per sempre), si possono scegliere abbonamenti diversi, a prezzo speciale per gli studenti. Mi riferisco al primo sito, molto dettagliato:
         http://www.visiblebody.com/

Per quanto riguarda le differenze tra i due progetti:
-visiblebody, è un atlante veramente completo, che ti permette di "muoverti" all'interno del corpo umano, scomponendolo nei vari tessuti e apparati/sistemi che ci interessano. Offre inoltre diversi video illustrativi dei movimenti e altri utili strumenti comprensivi (in inglese, of course);

-human brain, è un atlante del cervello pubblicato online dalla Allen Institute for Brain Science Foundation.E' un ritratto ancora ruvido del cervello, ma comprende anche altri importanti dati, come quelli fisiologici ottenuti con l'imaging medico (NMR) e quelli relativi ai geni espressi nel sistema nervoso centrale.

Di siti di questo tipo, spulciando la rete, se ne possono trovare diversi, magari ognuno più concentrato su una determinata parte del corpo. Questi esempi, molto validi, sono per far vedere che le varie facoltà, magari anche per tornaconti economici o solo per arretratezza, consigliano solo strumenti didattici classici, senza considerare o suggerire la tecnologia che progredisce quotidianamente.
Ecco quindi un esempio dell'utilità della rete riguardo il sapere scientifico.

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