Mike Jagger

Mike Jagger

lunedì 6 giugno 2011

Coltivare le connessioni

Penso di andare fuori tema, ma me ne frega il giusto, nel senso che comunque è qualcosa di cui voglio parlare e se non sfrutto questi rari momenti e il mio spazio personale per farlo, quando potrò rifarlo?
Sinceramente, l'ispirazione me l'ha data una mia amica del corso, anzi, più che ispirazione, mi ha fatto vedere un altro punto di vista riguardo l'approccio dei ragazzi con un computer.
Io sono sempre stato abituato ad avere un computer a portata di mano, ricordo nitidamente infatti, il giorno in cui  stavo tornando dalle elementari (quindi ci riferiamo più o meno al '98/ '99) col pulmino e vidi parcheggiato davanti il cancello di casa, un furgoncino sospetto: il tecnico informatico aveva appena effettuato la sua consegna a domicilio. I bambini riescono a percepire tramite emozioni, ricordi e collegamenti, cosa sta per succedere o comunque se è qualcosa di positivo o negativo; è una capacità che mi sembra che col tempo le persone perdono, tendono sempre ad essere più razionali. Comunque, in quei giorni avevo captato nell'aria questa parola "computer" e questo possibile cambiamento, quindi sulla soglia di casa avevo già capito (o comunque ci speravo), che la mia famiglia fosse passata alla versione 2.0. Il mio primo approccio con questa macchina fu tramite un gioco leggendario, penso il mio preferito (nel tempo ci ho rigiocato), The Curse Of Monkey Island: nemmeno a farlo apposta, penso che sia stato il miglior videogame che potessi avere, perché è uno dei pochi che davvero, tramite ragionamenti (a volte anche difficili) e interazione col personaggio principale, Guybrush Threepwood, riesci ad avvicinarti in modo creativo e divertente al computer o comunque al mondo virtuale, a differenza degli sparatutto che sono più da salagiochi. In più, nonostante fosse qualcosa di massacrante, avevo a disposizione anche un collegamento a internet, di quelli, per intendersi, che aprivano una pagina in 5 minuti.
Tutto questo discorso è per farvi capire la mia situazione, che col computer e con internet, ho avuto a che farci sin da subito e non ho mai provato quel sentimento di rigetto verso qualcosa che all'inizio è incomprensibile, ma anzi, ho nutrito sempre quella sana curiosità verso tutto ciò che riguarda questo mondo infinito. Ovviamente durante le fasi diverse della mia vita, ho usato questi strumenti per diversi scopi (non siamo bugiardi, per lo più cazzate) che però col tempo mi hanno fatto prendere sempre più confidenza con loro stessi. Mi sono cimentato con i videogames, con paint, con gli editor di testi, con i programmi p2p, con la creazione di blog, la partecipazione ai forum, all'assemblaggio di una patch per pro evolution soccer partendo da zero, all'uso del linguaggio dos, l'acquisto online e penso molte altre cose che mi sfuggono. Queste attività mi sono servite per arrivare preparato (anche se è un parolone) all'avvento del web 2.0, dei social network e delle connessioni, anche perché avevo visto che, nonostante la rete possa apparire come un mondo tutto bello e attraente, in essa si nascondono molte insidie e capendola gradualmente ho capito quali comportamenti siano più corretti o meno.
Dunque per me, il problema di come coltivare le connessioni, non si è mai posto. Però, parlando appunto con questa ragazza, ho capito che purtroppo ci sono persone che non sanno muoversi e proprio perché consce dei pericoli che si possono correre, preferiscono direttamente starne alla larga. Dunque, prima di cominciare a coltivarle queste connessioni, bisognerebbe che ci fosse un "sistema" sia scolastico, che sociale, capace di darti confidenza e accortezza con i mezzi che abbiamo a disposizione, per permetterti, un giorno, di essere in grado di sfruttare l'infinito potenziale che la rete ti mette a disposizione, per sapere come coltivarle.
Detto questo, voglio dire la cosa che mi piace più di tutto della rete, che riesce a soddisfare la mia curiosità: il web contiene sia le domande che le risposte. L'utilizzo di un motore di ricerca come Google, è una di quelle cose scontate, ma non so quanti abbiano pensato realmente a quello che ho detto. Io quando ho un dubbio sul mondo virtuale, non me lo levo cercando da un'altra parte, ma cercando nel mondo virtuale stesso (e in modo sorprendentemente veloce).
E' una cosa stupefacente, pensateci bene!

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